Investimenti
Le “Linee guida per le attività di investimento responsabile” indicano come il Gruppo identifica e gestisce rischi e impatti che assumono rilievo con riferimento ai Fattori ESG e come supporta finanziariamente lo sviluppo sostenibile, promuovendo:
- l’integrazione dei fattori ESG nell’analisi degli investimenti e nel relativo processo decisionale, nei criteri di selezione degli emittenti e nella gestione degli investimenti stessi;
- l’ampliamento progressivo del presidio degli attivi finanziari in termini di performance ESG e l’estensione della proposta di prodotti finanziari sostenibili;
- gli investimenti tematici e a impatto, attraverso i quali il Gruppo possa svolgere un ruolo attivo nel contribuire a mitigare i problemi ambientali o sociali quali le sfide del cambiamento climatico, l'esaurimento delle risorse, le disuguaglianze economiche e sociali.
Nel 2023, la percentuale di asset sottoposti a monitoraggio ESG sul totale degli asset in gestione è pari al 76,3%.
STRATEGIE DI INVESTIMENTO
L’integrazione dei Fattori ESG nei processi decisionali relativi agli investimenti finanziari avviene tramite l’adozione delle seguenti strategie di investimento:
- Screening delle performance ESG, che prende in considerazione tra l’altro le Convenzioni internazionali in materia di sostenibilità;
- Esclusioni product-based e conduct-based.
- La valutazione puntuale della dimensione ambientale, sociale e di governance, svolta tenendo conto delle caratteristiche del settore in cui operano gli Emittenti e articolata nelle diverse dimensioni di dettaglio che li compongono, definisce il posizionamento degli stessi da un punto di vista ESG. Integrando i risultati di tali analisi nel processo decisionale di investimento il Gruppo presidia i rischi di sostenibilità e la condotta responsabile degli emittenti, sia corporate che governativi.
Gli emittenti esclusi per diritti umani al 31.12.2023 sono 57.
INVESTIMENTI TEMATICI E AD IMPATTO
Gli investimenti alternativi (tematici e ad impatto) insistono su aree o attività legate allo sviluppo della sostenibilità, e si focalizzano su uno o più temi ESG.
Una quota del portafoglio del Gruppo è dedicata allo sviluppo di investimenti tematici a supporto del raggiungimento dell’Agenda 2030. Il Gruppo Unipol ritiene l’investimento tematico un’opportunità che consente di indirizzare risorse finanziarie verso un target sociale o ambientale, con il vantaggio di poter misurare il risultato raggiunto.
Per la selezione e rendicontazione di questi investimenti alternativi è stata sviluppata una due diligence metodologica che prevede, oltre alle consuete analisi finanziarie l'analisi di criteri socio-ambientali e di governance (ESG), rivisti ed aggiornati costantemente e la mappatura dei rischi non finanziari che possono avere un impatto reputazionale.
Gli investimenti tematici e ad impatto sono oggetto di uno specifico obiettivo del Piano Strategico 2022–2024 del Gruppo Unipol; nello specifico, Unipol si impegna a incrementare tali investimenti del 50% nel triennio, passando dagli 862 milioni del 2021 a 1.300 milioni nel 2024.
RUOLI E RESPONSABILITÀ NELL’APPLICAZIONE DELL’INVESTMENT POLICY SRI
Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati dello screening SRI nel Rapporto integrato del Gruppo; approva gli obiettivi della strategia SRI ogni tre anni e li monitora ogni anno.
Il Chief Investment Officer e il Comitato d'investimento discutono e approvano il processo di investimento e le relative attività.
Il Responsabile dell'ufficio Investimenti Alternativi, con il supporto dello staff dedicato agli investimenti SRI, ricerca opportunità di investimento sostenibile (impatto positivo sugli SDGs) all'interno dell'asset class rappresentata dai Fondi Alternativi (Private Equity, Hedge Funds, Real Asset). I gestori di portafoglio investono nel rispetto della politica SRI; in particolare, quelli che gestiscono un portafoglio ESG investono nel rispetto della politica SRI del Fondo.
La funzione di sostenibilità presidia il processo di rendicontazione per il reporting integrato e di sostenibilità.