I risultati 2009 di Unipol Gruppo Finanziario
Ritorna il dividendo, aumenta il patrimonio
Conto economico complessivo positivo
- Utile di UGF S.p.A. a 128,8 milioni di euro (-2,9 milioni nel 2008)
- Proposta la distribuzione di dividendi complessivi pari a 100,4 milioni di euro, corrispondenti a dividendi unitari pari a 0,0400 euro per ogni azione ordinaria e 0,0452 per ogni azione privilegiata
- Premi diretti aggregati in crescita a 9.501 milioni di euro (+20,6%)
- Conto economico complessivo del Gruppo UGF positivo per 218 milioni di euro
- Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo a 3.585 milioni di euro (+4,4% sul 2008)
- Situazione di solvibilità (Solvency I) pari a 1,4 volte i requisiti richiesti (1,3 a fine 2008); Solvency II pari a 1,5 (1,4 a fine 2008)
- Risultato consolidato negativo per 769 milioni di euro (+107 milioni di euro nel 2008) prevalentemente a causa degli “impairment” sui titoli azionari
- Assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Soci di Unipol Gruppo Finanziario convocata per i giorni 27, 28 e 29 aprile 2010
- Proposto un aumento di capitale per massimi 500 milioni di euro, anche con warrant
Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A, riunitosi in data odierna, ha approvato il progetto di bilancio civilistico, il bilancio consolidato e il bilancio di sostenibilità relativi all’esercizio 2009. L’esercizio è stato notevolmente influenzato dagli effetti della crisi economica e dal deterioramento dei risultati industriali nel mercato Danni, in particolare nella R.C.Auto. Tali elementi hanno inciso significativamente sull’andamento del comparto Danni di UGF che, tuttavia, grazie ai positivi risultati della gestione finanziaria ed agli interventi di ottimizzazione delle fonti patrimoniali, ha chiuso l’esercizio con:
- a) un risultato economico complessivo consolidato positivo per 218 milioni di euro, a fronte di un risultato 2008 negativo per 559 milioni di euro; e
- b) una situazione di solvibilità (Solvency I) pari a 1,4 volte il margine di solvibilità richiesto, migliore di quella registrata a fine 2008 (1,3 volte i requisiti minimi richiesti), in linea con l’evoluzione dell’indice di copertura di Solvency II che è passato a 1,5 da 1,4 del 2008.
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