Life ADA - ADaptation in Agriculture
UnipolSai dalla parte dell’agricoltura
Con l’obiettivo di aumentare la resilienza del settore agricolo ai cambiamenti climatici UnipolSai si vede capofila del progetto LIFE ADA – ADaptation in Agriculture, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del bando europeo LIFE.
UnipolSai - insieme ai partner ARPAE Emilia-Romagna, Cia–Agricoltori Italiani, CREA Politiche e Bioeconomia, Festambiente, Legacoop Agroalimentare Nord Italia, Leithà e Regione Emilia-Romagna - mira a raggiungere solidi obiettivi in termini di resilienza ai cambiamenti climatici lungo 3 filiere agroalimentari: lattiero-casearia (Parmigiano Reggiano), vitivinicola e ortofrutticola.
In particolare LIFE ADA si prefigge di:
- trasferire conoscenze sugli scenari climatici unitamente alla gestione del rischio e misure adattive per migliorare la capacità degli agricoltori di affrontare i rischi climatici attuali e futuri;
- costruire strumenti adeguati per supportare il processo decisionale nella definizione di piani di adattamento efficienti a livello di azienda agricola e di filiera;
- definire una strategia politica coerente a livello regionale per sostenere la pianificazione adattiva degli agricoltori;
- promuovere un approccio innovativo degli assicuratori per rafforzare la capacità di riduzione del rischio al fine di mantenere l'assicurabilità degli agricoltori a lungo termine, nonostante l'aumento dei rischi catastrofici e sistemici.
Per raggiungere il maggior numero di agricoltori e OP e supportarli nel processo decisionale per la stesura dei loro piani di adattamento verrà costruito un tool che, mediante algoritmi, metterà in evidenza i rischi attuali e futuri a cui è esposto il fruitore, oltre ai possibili interventi che si possono mettere in atto per farvi fronte.
Il progetto verrà implementato in via sperimentale in Emilia-Romagna, per poi replicarlo in Veneto, Toscana e Lazio, vedendo così un incremento di agricoltori coinvolti a partire dai 50 nella zona pilota per arrivare a 6.000 singoli agricoltori nelle regioni selezionate fino a 15.000 agricoltori a livello nazionale.
Il buon raggiungimento degli obiettivi del progetto sarà dovuto anche all’implementazione di un modello innovativo di partenariato pubblico-privato tra assicurazione, pubblica amministrazione (Regioni), istituzioni tecnico-scientifiche, ONG e forme aggregate di produttori (OPI o cooperative).